Il tasso applicato ad un mutuo può essere fisso ma più frequentemente è variabile in base alla situazione di mercato dei capitali.
I contratti comunque specificano il meccanismo con cui il tasso può essere modificato, talvolta anche ogni semestre o trimestre. Il tasso di interesse applicato infatti è determinato in funzione di alcuni particolari fattori come il rischio soggettivo connesso alle caratteristiche economiche del richiedente, ma in genere fa più diretto riferimento a politiche economiche generali dell'ente creditizio.
In particolare, i tassi base di riferimento, detti anche parametri di indicizzazione, utilizzati dalle banche per aggiornare periodicamente i tassi di interesse sui mutui, sono principalmente:
- prime rate ABI , che è il tasso attivo primario, il tasso cioè che le banche applicano alla migliore clientela;
- tasso della moneta interbancaria , che è il tasso al quale le banche si scambiano i capitali;
- rendiob , che è quel tasso di rendimento effettivo lordo risultante sul mercato dei capitali in base alle quotazioni dei prestiti obbligazionari emessi dagli enti creditizi;
- rendistato , che è il tasso di rendimento effettivo lordo risultante sul mercato dei capitali in base alle quotazioni dei titoli di Stato.
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